Light painting nello still life

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I due elementi della pittura di Caravaggio sono la luce e il buio. Il contrasto tra luce e oscurità non crea dissonanza, piuttosto i due elementi opposti si complementano, mettendo in evidenza un fatto importante: la luce diventa protagonista del messaggio del pittore.

Caravaggio – Bacchino malato

Proviamo a capire come ricreare in fotografia la luce di Caravaggio attraverso la tecnica del “Light Painting”.


Dipingere con la luce

Il light painting è una tecnica in cui materialmente si fondono fotografia e pittura. In questo post ci concentreremo sulle applicazioni nella fotografia di still life, con una sorgente luminosa che viene indirizzata verso un soggetto (prossimamente parleremo invece del light painting inteso come disegni di luce – la sorgente luminosa viene puntata verso la camera). Nel light painting la sorgente luminosa (una torcia) è  mobile e viene utilizzata dal fotografo come un vero e proprio pennello. Il fotografo è quindi attivamente coinvolto durante lo scatto (si tratta sempre di una lunga esposizione) e può ottenere risultati ed effetti molto differenti in base a come indirizza il fascio luminoso. La luce che si ottiene negli scatti è  molto ricercata, originale, di impatto, caravaggesca appunto. Non a caso la tecnica del light paintig è molto utilizzata dai professionisti per la pubblicità..

E’ una tecnica che dà molte soddisfazioni, senza prevedere particolari o troppo costose attrezzature e può essere tranquillamente messa in pratica a casa propria. Insomma è una tecnica perfetta per sperimentare con la fotografia in una giornata uggiosa, ma anche per organizzare un piccolo gruppo di fotografi eventualmente in sala pose, perchè gli aspetti in gioco sono molteplici.


Occorrente

Buio: dovremo scattare immersi nell’oscurità, con la minima luce necessaria a farci muovere in sicurezza

Soggetto e fondale: trattandosi di “still life” è  bene curare con attenzione sia il soggetto ad esempio se si tratta di verdure o frutta dovremo sceglierne di perfette, dai colori vivaci e curarne la composizione ed il posizionamento su una tovaglia, un ripiano o in un cesto. E’ bene preferire un fondale nero, oppure collocare il soggetto ad una distanza rilevante da qualunque elemento dello sfondo. Se vogliamo ricreare l’effetto Caravaggio, lo sfondo non ha rilevanza nell’immagine finale e dovrà  anzi essere completamente buio.

Treppiede: oppure un piano su cui appoggiare stabilmente la fotocamera. Dovremo scattare con una lunga esposizione, per cui la fotocamera dovrà essere stabilmente appoggiata

Torcia: ci servirà  per illuminare il soggetto. Una qualsiasi torcia a led andrà bene. Negli esperimenti che abbiamo fatto abbiamo preferito torce a led non troppo potenti. Si possono ottenere effetti particolari utilizzando led colorati oppure ricreare un effetto realistico con luci bianche.

Fotocamera: si scatterà in manuale, impostando diaframmi abbastanza chiusi per avere la maggior parte del soggetto a fuoco e quindi un’elevata profondità di campo, i tempi di scatto dovranno essere lunghi (dai 10 secondi in su), ISO al minimo. Sarà necessario fare qualche prova per capire come e quanto illuminare il soggetto. Un’altra impostazione utile è quella dello scatto ritardato per evitare un effetto micromosso. In alternativa potremmo utilizzare uno scatto remoto.

Anche la messa a fuoco dovrà essere controllata con attenzione. Si potrà sistemare l’inquadratura, mettere a fuoco con l’Autofocus e passare poi in live view, ingrandire al massimo il punto di interesse e sistemare la messa a fuoco manualmente.

Postproduzione: quasi del tutto superflua! Facendo varie prove dovremmo trovare la giusta combinazione tra parametri e movimenti della torcia e gli esiti saranno soddisfacenti anche senza postproduzione. Potremmo però  abbassare le ombre ed alzare (poco) le luci, aumentando così i contrasti, per arrivare ad uno sfondo nero assoluto.


Qualche esempio

Per scrivere l’articolo ho voluto provare in prima persona scattando a due piante di orchidea in fiore. Non avevo molto spazio ed infatti il fondale, soprattutto nel primo scatto, risulta un po’ troppo visibile. Ho direzionato la luce in prevalenza dall’alto, ho fatto movimenti piuttosto ampi ed ho mantenuto più a lungo il fascio sul fiore (l’effetto è  esaltato nel secondo scatto in cui c’è un unico fiore, molto illuminato e che si stacca nettamente dal resto dell’immagine). Ecco gli esiti:

F/18 – ISO 100 – 30 secondi – 70 mm

Ho fatto ancora una prova con soggetti classici da “natura morta”: un cavolo appena raccolto ed altri prodotti invernali. In questo caso ho creato la composizione appoggiandola sul tavolo ed oscurando (quasi) completamente la cucina. Non ho utilizzato un fondale e sono state necessarie più prove per evitare che qualche elemento dello sfondo andasse a sporcare l’immagine. Ho utilizzato tempi più lunghi, ho provato diverse torce, con diverse intensità e mi sono sorpresa di come l’elemento più chiaro della composizione, l’aglio, avesse bisogno di poche pennellate di luce rispetto alle foglie scure del cavolo.

 

 


Questo è  invece l’esito degli esperimenti di Paola De Palma, una delle nostre socie che si è divertita a scattare ad una composizione di mele. Ha utilizzato una lunghezza focale maggiore (98 mm) ed un tempo decisamente lungo: 30 secondi. La sua principale difficoltà è stata trovare il diaframma per avere un’adeguata profondità di campo e la composizione interamente a fuoco.

F/13 ISO 100 30 sec. 98 mm

Lucrezia Rigoli ha fatto numerosi esperimenti con esiti veramente pittorici. I suoi scatti sono molto vicini al lavoro di Renato Marcialis e al suo progetto “Caravaggio in cucina”, di cui vi riportiamo un video, nel quale si vede il fotografo all’opera.

Gli scatti di Marcialis si distinguono per la cura nella scelta dei soggetti e per la scelta di stampare su tela e di proteggere le tele con una mano di vernice trasparente, che mima la texture delle pennellate. Avevo visto una sua serie esposta a Milano e il risultato era molto d’effetto: parevano dei dipinti iperrealistici.

Ma ecco gli scatti di Lucrezia, nei quali la luce sembra provenire da una finestra e sottolinea sapientemente solo alcuni dettagli:


Concludiamo con uno scatto che ha un’altra chiara ispirazione pittorica: quella dei ritratti con frutta e verdura di Giuseppe Arcimboldo. Lo scatto era stato realizzato da un gruppo di soci (Vincenzo Quagliotti, Laura Mazzoni, Silvia Botticella, Gianluca Pacchiega) per la partecipazione a Paratissima 2014.

Re Food XIV

One Response

  1. molto bello

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