Una giornata a Modena, dedicata alla figura del grande maestro della fotografia italiana Luigi Ghirri nei luoghi che hanno caratterizzato la sua vita e la sua produzione artistica.
Programma
Si parte la mattina, suddividendosi in macchina oppure in treno.
All’arrivo a Modena ci recheremo in visita al cimitero di San Cataldo, la cui porzione nuova fu progettata dall’architetto Aldo Rossi come una “città dei morti” metafisica ed essenziale. Questo stesso luogo è stato ritratto anche da Ghirri ed è suggestivo nel susseguirsi di geometrie pure e simboliche.
Pranzeremo insieme nel centro di Modena per poi visitare la retrospettiva dedicata a Ghirri ospitata al FMAV : “Luigi Ghirri e Modena. Un viaggio a ritroso”
Dettagli:
Verso le 7.00 ci si potrà trovare a Torino e suddividersi sulle macchine per ottimizzare i costi di viaggio, oppure treno Freccia Rossa da Porta Nuova alle 6.50 con cambio a Milano e arrivo a Modena alle 9.19.
Dalle 10.00 alle 12.30 passeggiata fotografica e visita al cimitero di San Cataldo
12.30 – 14.00 circa pausa pranzo in trattoria
14.00-16.00 visita alla mostra fotografica
16.30 circa ripartenza da Modena in macchina o treno.
Quota di partecipazione:
70€
La quota comprende :
La partecipazione è riservata ai soci ReflexTribe in regola con il tesseramento per l’anno 2022. La tessera annuale ha un costo di 15€.
La quota non comprende:
- viaggi da e verso Modena ed eventuali trasporti pubblici
In treno il costo per andata e ritorno è di circa 80€-100€ a testa. In macchina si spendono circa 30€ a testa nel caso in cui si riesca ad organizzare auto con 4 passeggeri.
La gita verrà confermata al raggiungimento di minimo 5 partecipanti – massimo 15 posti disponibili
Luigi Ghirri
Luigi Ghirri è uno dei grandi maestri della fotografia italiana. La sua produzione artistica è stata incentrata sulla riflessione tra reale e rappresentazione, su significato e immagine. Nasce nel 1943 nella provincia emiliana ed il clima di ripresa e di fermento culturale ed economico influiscono sul suo lavoro. La sua formazione è tecnica: studia da geometra, ma parallelamente coltiva una passione innata per la fotografia e la comunicazione visiva.
Entra in contatto e viene influenzato da diversi artisti ed esponenti del mondo culturale italiano (come ad esempio la corrente dell’Arte Povera) che lo portano ad abbandonare l’attività di geometra per fondare uno studio di grafica, una casa editrice e successivamente ad insegnare fotografia in università tra cui la scuola di design di Reggio Emilia.
E’ possibile dividere il lavoro di Ghirri in due fasi distinte:
Prima Fase (anni’70): espressione di concetti quali la ripetitività della cultura moderno/consumistica tramite immagini non ordinarie, carte, volantini, oggetti esposti nei mercatini o particolari della periferia urbana (spesso Emiliana) come porte, muri etc. Sono esempi di questo periodo la serie Kodachrome, Km 0,250, Catalogo, Infinito o f11 1/125 Luce Naturale
Seconda Fase (anni’80-92): periodo della creazione di un vero linguaggio per immagini, le foto sono parte di un discorso interiorizzato di visioni personali, sono paesaggi/luoghi della memoria. Esempi più importanti, il capolavoro Paesaggio Italiano e Il Profilo delle Nuvole
Anche importanti sono la serie di foto per l’architetto Aldo Rossi (bellissimi gli scatti del cimitero di Modena) e la serie Morandi.
Luigi Ghirri muore improvvisamente all’età di soli 49 anni.
Cimitero di San Cataldo di Aldo Rossi
La porzione inaugurata nel 1987, ma tutt’ora incompiuta, rappresenta la massima espressione della poetica di Aldo Rossi.
Il complesso è caratterizzato al centro del cortile da un alto edificio di forma cubica (molto simile al Palazzo della Civiltà Italiana del quartiere EUR di Roma) in mattoni, che rappresenta la “città dei morti” in contrapposizione alla “città dei vivi”.
L’architettura rettangolare e completamente cava all’interno è contraddistinta da sette linee orizzontali di finestre quadrate di due metri per lato disposte in nove colonne verticali (totale 63 finestre per ogni facciata) destinato ad ossario quadrate (totale e un’alta copertura con falde spioventi). Le tombe della parte nuove sono disposte intorno al cortile in una lunga struttura a due piani con tetti azzurri che richiama il cimitero vecchio, ma con linee moderne.
Si tratta di uno spazio metafisico, universale, ma anche perfettamente contestualizzato, razionale e “burocratico” ed insieme intimo e malinconico.
Se ti interessa far parte del gruppo scrivici a: info@reflextribe.com
Adesioni fino al 23/09/2022
In caso di maltempo la gita sarà rimandata e le quote eventualmente già versate restituite.
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