Lisbona: diario del nostro viaggio fotografico

Lisbona: diario del nostro viaggio fotografico

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“È disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona. Per il viaggiatore che arriva dal mare, Lisbona, anche da lontano, si erge come un’affascinante visione di sogno, contro l’azzurro vivo del cielo che il sole colora del suo oro. E le cupole, i monumenti, i vecchi castelli si stagliano sopra il turbinio di case, come araldi lontani di questo luogo delizioso, di questa regione fortunata

Fernando Pessoa

Vista dall’Elevador de Santa Justa

Giovedì 4 Ottobre 2018

Appuntamento all’aeroporto Sandro Pertini di Caselle per le ore 16:00. Esco di casa con largo anticipo, appena giungo alla scintillante punto, mi accorgo di aver lasciato il passaporto a casa…Corsa a recuperarlo con bagagli a seguito. In pieno orario recupero Sandro (non Pertini), uno dei miei compagni di viaggio, e ci dirigiamo a casa di Morena. Da qui Mario (gentilissimo!) ci accompagnerà in aeroporto. Dopo una lotta coi bagagli, riusciamo alla fine a farci stare tutto, partiamo! Siamo Morena, Sandro, Irene ed Io, giunti a Caselle incontreremo gli altri per il Check-In.

Il resto del gruppo è già là ad accoglierci, ci sono Raffaella e Luca (nuovi nel mondo ReflexTribe), Eric(K)a e Stefania (ops Cristinia), Paola e Marta,    Angela, Elena e Giovanni (sarà il designato Navigatore)

Voliamo con BlueAir, volo in ritardo di 1 ora, Ryanair è puntuale, ma BlueAir non si preoccupa che il mio bagaglio a mano sia 5kg oltre il limite, adoro la cosa!

Atterrati con un’ora di ritardo, giungiamo in Appartamento alle 22.30 dopo mezz’ora di Metro. Posate le valige e scoperto di dover lasciare un deposito di 750€ in contanti alla proprietà, cerchiamo un posto per cenare. Ovviamente ,anche in Portogallo, alle 23 non è facile. Ci accoglie dopo mille discussioni sulla disponibilità di pane o meno un Hamburgueria, che ci prepara 10 Toast (noi siamo 12+1), ma sono abnormi e ci togliamo la fame. Tutti a nanna domani alle 9 in punto si parte per Belem.


Venerdì 5 Ottobre 2018

Mi sveglio alle 7, in camera (salotto) con me dormono Sandro e Giovanni, che è sveglio anche lui, decidiamo di andare a cercare acqua e qualcosa da mangiucchiare. Alle 9 ci ritroviamo con gli altri e partiamo alla volta di Belem, dove si trovano il Monastero di Jeronimo e l’omonima Torre. Metro, Tram e alle 10 circa siamo lì. Prima tappa colazione al mitico Cafè Pasteis de Belem. Dopo aver assaporato le famose Pasteis de Nata e altre prelibatezze dolci, cominciamo il nostro tour del quartiere.

Nonostante sia Ottobre fa maledettamente caldo il sole è alto e il cielo terso, con Luca conveniamo che qualche nuvoletta bianca a spezzare l’azzurro avrebbe reso le foto più avvincenti, ma il bianco accecante dei marmi del Convento, della Torre, del monumento alle Scoperte e le coloratissimi fabbriche della zona, ci regalano comunque bei contrasti.


Dopo un pasto veloce (sono già le 14) in una Tasca, ci spostiamo verso la Stazione di Oriente, dove andremo ad ammirare la splendida stazione progettata dall’architetto iberico Santiago Calatrava e le altre costruzione moderne della zona, edificate per l’EXPO di Lisboa del 1998. Purtroppo in gruppo siamo lenti e il tramonto si avvicina inesorabilmente, l’idea è quella di essere per il calar del sole al Sè per fotografarlo nell’ora blu, quindi dopo un giretto rapito ci riavviamo verso il centro città, prendiamo la mitica linea 28 e siamo giusto in tempo lì. Ceneremo poi lì e stanchissimi rientreremo a ‘casa’ a riposarci per la prossima giornata!


 

Sabato 6 Ottobre 2018

Ultima giornata piena del nostro viaggio, ci si ritrova alle 9 come al solito, colazione nei pressi dell’appartamento e poi direzione Alfama.

L’Alfama e la Mouraria, sono i quartieri storico/popolari di Lisbona gli unici ad essere scampati al terribile terremoto del 1755, è bello aggirarsi fra le loro vie tra case coperte di Azulejos colorati e altre al limite del crollo, vie strette che si inerpicano sulla collina ai piedi del Sè e del Castello e belvedere lussureggianti di buganville. Facciamo una breve sosta al mercato delle pulci la ‘Feira da Ladra‘, dopodiché andiamo a pranzare da Zè de la Muraria, punto di riferimento gastronomico della zona nonché motore di ripresa per il quartiere degradato. Pranzo delizioso, come al solito, tra Baccalau, orate, seppie e una gustosa pietanza al pepe verde. Rinfrancati e pieni dal pranzo , per digerire andiamo a bere il digestivo locale la Ginja! Da qui procediamo direzione Barrio Alto, cerchiamo di prendere l’Elevador de Santa Justa…ma la coda è infinita e decidiamo che sarà per la discesa, a piedi giungiamo alla Igreja do Carmo, famosa per essere uno dei pochi monumenti sopravvissuti al terremoto, entriamo e facciamo un po’ di foto, nonché una siesta sull’erba sintetica.


Fatto un’aperitivo in Praca do Comerco. Ci incamminiamo guidati da Giovanni ‘il Navigatore’, verso la Mascotte del Atalaia nel Barrio Alto dove ceneremo al ritmo malinconico del fado. Il pasto è mediocre, ma la cantante Marta ci regala emozioni, la luce è molto soffusa, scattare è arduo, ma riusciamo a collezionare qualche foto interessante. Finito lo spettacolo un caffè alla ‘Brasileira‘ il famoso ritrovo di molti artisti portoghese, tra cui il mitico Pessoa, di cui una statua bronzea nel dehors ci ricorda la frequentazione. Siamo stanchissimi, domani ultime ore per fare shopping e poi, a malincuore tutti a casa!


Ultimo giorno: Domenica 7 Ottobre 2018

Ultima mattinata del nostro viaggio. Alle 12 dobbiamo lasciare l’appartamento e dirigerci verso l’aeroporto. Dopo la colazione il gruppo si divide, chi deve ancora fare acquisti viene son me in centro, il resto del gruppo va a far visita alle Estufas, le estufas sono 2 giardini coperti in cui si mescola la vegetazione dei 5 continenti. Il volo questa volta è in orario, non mi fanno storie per i chili in eccesso (BlueAir batte Ryanair alla grande! Il viaggio e tranquillo, riesco anche a dormire 1 oretta. Anche questa volta il Portogallo ci ha regalato emozioni ed un bel ricordo. Grazie a tutti i compagni di viaggio, a presto!


Il nostro viaggio fotografico finisce qui, per i prossimi appuntamenti da Nomadi continuate a seguirci!

3 Responses

  1. Bravo Guido! Un bel racconto corredato da bellissime inquadrature.

  2. Ancora più triste per non essere potuta venire con voi, dopo il tuo bel racconto…

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