Manipolazioni e tecniche creative con la fotografia istantanea

Manipolazioni e tecniche creative con la fotografia istantanea

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La fotografia istantanea non è mai stata così creativa: raccogliamo in questo post indicazioni ed ispirazioni per effettuare manipolazioni su fotografie istantanee.

Gli esempi che vi mostriamo sono stati realizzati dagli allievi del corso on-line dedicato alla fotografia istantanea.


Perchè le manipolazioni creative?

Le fotocamere che scattano istantanee sembrano giocattoli. Nella maggior parte dei casi si tratta di scatolette interamente in plastica, con le quali scattare in modalità automatica.

L’istantanea da sola, fatta per fissare un ricordo particolare, resta un oggetto prezioso per chi la realizza (e chi ne viene ritratto), ma difficilmente passa quel confine intangibile tra ricordo personale e storia/arte. Raramente suscita reale interesse per gli “estranei”.

La fotografia istantanea diventa (più) interessante quando è applicata ad un progetto, quando si fa serie e si apre a tecniche diverse, contaminandosi con il disegno e con una certa manualità.

La creazione di serie, l’utilizzo di maschere, la realizzazione di multi esposizioni, arricchiscono di contenuto creativo ed il valore questi oggetti-icona. Oltre a dare una buona dose di sana soddisfazione agli autori!

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Mosaico di Polaroid di Guido Fassio

Prima di passare ai dettagli una indicazione di massima. Non tutte le “manipolazioni” sono  possibili con tutte le pellicole. Da questo punto di vista le Polaroid rimangono le più malleabili, anche se le Instax hanno a loro favore un più basso costo per singolo scatto e una più bassa percentuale di fotografie “sbagliate”.


Se invece vuoi approfondire la storia della fotografia istantanea e conoscere qualche autore che si è cimentato con essa al link sottostante trovi un post proprio su questi argomenti:

breve storia della fotografia istantanea


Multiesposizione:

Si tratta di sovraesporre più volte sulla stessa pellicola immagini diverse. Quando la fotocamera non preveda esplicitamente questa funzione è necessario trovare un  “escamotage” che inganni gli automatismi della macchina. Le possibilità sono varie.

La più semplice, rapida, ma anche la più incerta consiste nello spegnere la fotocamera immediatamente dopo lo scatto, prima che espella la pellicola. Questa tecnica è possibile solo con le camere che possono essere accese e spente come le Polaroid i-Type (non abbiamo provato con Instax).

Per una tecnica più sicura prevede invece questi passaggi:

  1. caricare (in una stanza completamente buia) al di sopra della pellicola da esporre, un acetato trasparente della stessa misura esatta delle pellicole, oltre ad un cartoncino opaco che avrà la funzione del primo cartoncino nero che viene espulso (in automatico nelle Polaroid e con il primo click nelle Instax) all’inizio di ogni nuovo pacco.
  2. all’accensione della macchina o al primo click verrà espulso il cartoncino.
  3. a questo punto si potrà procedere con la prima esposizione (ricordando che le porzioni scure o nere saranno quelle dove la seconda esposizione troverà maggior “terreno fertile”). Al click la macchina espellerà quindi l’acetato trasparente.
  4. ora sarà possibile procedere con la seconda esposizione. La macchina espellerà quindi la pellicola che sviluppandosi mostrerà la fusione delle due esposizioni.

Se si vuole sperimentare questa tecnica occorre essere precisi nella realizzazione dell’acetato trasparente: deve avere le stesse misure e per quanto possibile lo stesso spessore degli originali (è possibile montare l’acetato utilizzando la cornice di una fotografia sbagliata, da cui ritagliare la porzione dell’immagine). Occorre una buona dimestichezza e una discreta manualità nell’aprire e caricare al buio l’acetato. Attenzione anche alla numerazione degli scatti, perchè le fotocamere ripartono a conteggiare gli scatti ogni volta che vengono aperte e caricate.


Mascherature

Questa tecnica prevede una manualità simile a quella richiesta per le multi esposizioni. E’ infatti necessario realizzare prima le maschere ritagliando cartoncini o fotografie sbagliate in modo complementare: ai vuoti di una maschera dovranno corrispondere i pieni dell’altra. Noi abbiamo sperimentato con griglie di quadrati e di triangoli.

Una volta preparate le maschere (occorre essere particolarmente precisi per evitare inceppamenti) si procede così:

  1. al buio al di sopra della prima pellicola buona si carica la maschera ed un cartoncino (o fotografia) di protezione.
  2. all’accensione (o al primo click) la macchina espellerà la protezione.
  3. a questo punto si potrà procedere con la prima esposizione. La macchina espellerà la maschera, mentre la pellicola parzialmente esposta resterà all’interno della camera.
  4. nuovamente al buio si caricherà al di sopra della pellicola l’altra maschera e la protezione. Di nuovo la macchina espellerà la protezione.
  5. si procederà con la seconda esposizione e la camera espellerà la seconda maschera.
  6. a questo punto sarà necessario far espellere alla fotocamera la pellicola esposta (senza riesporla), in modo che si attivi lo sviluppo. In base al tipo di fotocamera si può procedere differentemente (Polaroid espelle automaticamente la protezione, con Instax è necessario fare un primo click (attenzione alle Instax Mini che aprono l’otturatore anche in questa situazione: occorre quindi tenere coperto l’obiettivo).

Emulsion Lift con Polaroid:

Questa è una tecnica molto divertente e consente di isolare lo strato su cui è fissata l’immagine per trasportarlo su un altro supporto, come carta cotone. Trasportando l’emulsione è possibile così creare composizioni di più scatti, oppure completare l’immagine con interventi di tipo grafico. Il gioco è possibile con tutte le pellicole Polaroid, i-type comprese.

Tutti i dettagli sono qui:


Transparency con Instax

Una tecnica analoga consente di rendere trasparente una istantanea realizzata con Instax. Occorre pazienza e delicatezza per non rovinare il sottile strato che contiene l’immagine.

Anche per questa tecnica vi rimandiamo al video realizzato da Guido:


Mosaici

Per questa tecnica l’unica cosa necessaria è la fantasia e la creatività.

Consiste semplicemente nell’accostare più scatti per ricreare un’immagine completa.


Speriamo che questo post possa essere di ispirazione per quanti decideranno di sperimentare. Ringraziamo moltissimo gli allievi che ci hanno concesso di utilizzare e condividere i loro scatti.

Se sperimentate o volete arricchire la discussione con i vostri esperimenti potete scriverci ad info@reflextribe.com. Se siete interessati a workshop e attività legate a questo ambito della fotografia non esitate a contattarci (anche al 3343155630).

 

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