Flavio Bandiera si racconta e ci svela i segreti della sua fotografia di matrimonio

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Martedì sera, Reflex Tribe è lieta di ospitare al raduno tribale (le consuete serate di circolo con cadenza quindicinale) Flavio Bandiera, il noto fotografo matrimonialista sempre in giro per il mondo per scattare a matrimoni da sogno.

Flavio Bandiera

La serata è, su chiara richiesta del nostro ospite, informale e poco tecnica. Flavio preferisce di gran lunga lasciare spazio ad aneddoti e curiosità, piuttosto che infilarsi in diatribe su attrezzature o tecniche di ripresa!

Si racconta come davanti ad un gruppo di amici. Il padre era fotografo professionista specializzato in still life per la pubblicità: al giovane Flavio non interessa affatto fotografare “bottiglie” .

Io le bottiglie le volevo spaccare!

Però mastica di fotografia fin da piccolissimo, conosce i fondamenti sull’illuminazione, impara dal padre tutto sulla fotografia in studio, anche se il suo sguardo è attratto dalle persone, dalla fotografia di reportage. Non crede di farne una professione e infatti studia informatica.

All’inizio degli anni ’90 decide però di cercare di capire se la professione di fotografo potrebbe fare per lui. I suoi soggetti sono le persone e ama vivere situazioni diverse, non chiudersi in uno studio con i fondali: proverà a fare il fotografo matrimonialista, in anni in cui questo tipo di fotografia era assolutamente snobbato e considerato poco creativo e poco stimolante.

Fare il fotografo di matrimoni era un lavoro da sfigati o un dopo lavoro della domenica per chi voleva arrotondare lo stipendio, trascorrendo le proprie domeniche ai matrimoni degli amici degli amici.

Flavio ha avuto il merito di spostare sempre un po’ più in là il livello di questo tipo di fotografia. Ha avuto maestri che lo hanno stimolato a crescere e migliorarsi, ha applicato tutta la teoria studiata insieme al padre, il proprio bagaglio culturale, il proprio occhio ed il proprio talento ad un genere fotografico negletto, restituendogli dignità e valore. Puntando a farne un’arte. E innescando un circolo virtuoso, per cui altri professionisti hanno iniziato a guardare le sue fotografie, a competere con lui, a confrontarsi.

Quando ho iniziato volevo essere il più bravo fotografo della via, poi del mio quartiere, poi della città e piano piano ho sempre allargato i miei orizzonti, cercando di migliorarmi e di competere con altri fotografi. Il web ha ulteriormente rimpicciolito il mondo e mi ha dato la possibilità di confrontarmi con altri professionisti. Sono stato tra i primi fotografi ad avere un sito web.

Tra le maggiori soddisfazioni della sua carriera Flavio cita con soddisfazione il fatto di aver contribuito a fondare  l’Associazione Nazionale Fotografi Matrimonialisti  a livello italiano e la Best of Wedding Photography a livello mondiale, associazioni che riuniscono i migliori professionisti del settore e che consentono confronti e miglioramenti reciproci, portando la fotografia di matrimonio ad essere considerata alla stregua della fotografia artistica.

Un altro grande traguardo è il fatto di avere clienti che oggi mi chiamano e mi dicono “Flavio, fai tu!”, mentre all’inizio chiaramente mi dicevano come e quante foto fare e in quali momenti.

Il ghiaccio è rotto; dopo questa bella e ricca presentazione è tempo per le domande, le chiacchiere, le battute, gli aneddoti, il tutto condito con la visione delle fotografie pubblicate sul sito di Flavio. Riportiamo di seguito le principali domande.

Quale attrezzatura utilizzi? Quali obiettivi? In quanti scattate ad un matrimonio?

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Oggi scatto con Canon e il digitale ci ha davvero cambiato la vita. Lavorare i primi anni scattando in analogico con pose contate e misurando la luce con gli occhi e la testa è stata una scuola dura e oggi devo ammettere che con questi gioielli tecnologici la vita è molto più facile! Non è troppo importante l’attrezzatura comunque: ho fatto servizi anche solo con lo smartphone! Le foto si fanno con gli occhi, con il cuore e con la testa!  Parto sempre con due corpi macchina e sperimento ottiche diverse, anche se per ciascun matrimonio il mio sogno sarebbe utilizzare la stessa ottica per dare omogeneità al lavoro. Questo non è quasi mai possibile! Ricreo la coerenza complessiva muovendomi molto, avvicinandomi e allontanandomi dai soggetti. Anche la post produzione che utilizzo è sempre la stessa da anni. Miglioro e rifinisco quasi impercettibilmente il tipo di post produzione al massimo una volta all’anno. In base al tipo di matrimonio ed al programma posso essere da solo, oppure possiamo essere 5 o 6 fotografi. Sono molto flessibile e mi adatto alle situazioni.

Come ti accordi con i clienti? Ti è mai capitato di rinunciare ad un lavoro? Quanto tempo passa tra il matrimonio e la consegna degli scatti? Scattando a matrimoni in giro per il mondo fai un sopralluogo prima? Generalmente gli sposi stampano l’album?Senza titolo-2

I primi contatti sono quasi sempre attraverso Skype. Mi capita più spesso di quanto potete credere di rinunciare ad un lavoro: perchè mi accorgo subito di non trovarmi in sintonia. Quando le richieste sono troppo pressanti e specifiche capisco che il modo di lavorare non è quello che fa per loro. Meglio essere chiari fin da subito. Generalmente passano circa due settimane tra il matrimonio e la mail che mando agli sposi con il link ai provini. Da quel momento poi possono passare poche settimane  a mesi! Qualcuno sceglie molto in fretta ed è soddisfatto già della prima selezione, qualcuno richiede mille revisioni, qualcuno non risponde per mesi e si tratta di persone molto impegnate! Mi faccio pagare in anticipo anche per questi motivi! La domanda sul sopralluogo è molto bella! Se non mi obbligano preferisco non fare alcun sopralluogo. Per essere ispirato devo provare lo stesso stupore di un bambino che vede un luogo o vive un’esperienza per la prima volta.  Lavoro meglio così! Non fatemi tornare più volte su un set perchè mi spengo! Quando proprio mi obbligano (e capita anche questo!), mi faccio pagare un’extra e poi mio malgrado vado, mi guardo attorno 10 minuti, faccio due scatti con il cellulare e basta così. Generalmente tutti stampano le mie foto e agli sposi che non vogliono l’album mi è capitato di regalarlo su mia iniziativa: alla fine è il modo più bello per conservare i ricordie mi ringraziano di più per quel pensiero che per tutto il servizio!

Quali matrimoni ti sono rimasti nel cuore?9eaf563f474da469b42b79c34303a158_XL

Ho superato i 1000 matrimoni nella mia carriera. Molti li ho dimenticati, ma moltissimi ovviamente li ho ben presenti! Il matrimonio più “esoso” è stato quello di Roger Taylor, il batterista dei Queen! Per il matrimonio avevano addirittura ricostruito un villaggio con negozi per assaggiare specialità culinarie da tutto il mondo e sul palco si susseguivano star della musica internazionale. In quel caso era davvero necessario avvalermi dell’aiuto di 5 o 6 collaboratori! Uno dei matrimoni che ricordo con più affetto è  uno estremamente semplice, ma con persone eccezionali! Era il mio compleanno e al momento del taglio della torta gli sposi mi hanno fatto cantare “Tanti auguri” perchè era la loro festa, ma anche quella del fotografo!

Tutti vogliamo saperlo, ma nessuno osa chiedere … quanto costa un tuo servizio di matrimonio?

Tu quanto saresti disposta a pagare, se non avessi pensieri sul lato economico, per fotografie artistiche di un giorno importante come quello del matrimonio? I miei clienti oggi sono tutte persone che non hanno problemi di tipo economico e devo dire che la mia grande soddisfazione è anche riuscire ad essere ben pagato per il lavoro che faccio e che amo. Immaginate che ad un matrimonio al quale sono stato recentemente, solo di taxi il padre della sposa ha pagato 14.000,00 € …. Ecco, io ho guadagnato meno dei tassisti!

Speriamo di aver reso l’idea di una serata davvero interessante e della simpatia con cui Flavio si è raccontato! Speriamo di averlo di nuovo molto presto nostro ospite, per un’altra serata o, perchè no, per un workshop nel quale avere la possibilità di vederlo in azione!

One Response

  1. Bellissima serata dove ho potuto ascoltare, domandare e anche ridere assieme a Flavio Bandiera in modo molto semplice ha spiegato la sua professione di fotografo matrimonialista che a parer mio non è affatto semplice. Grazie a REFLEXTRIBE e Flavio BANDIERA PER LA BELLISSIMA SERATA

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